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domenica 27 luglio 2014

Cancro, in quarant’anni raddoppiate le guarigioni



Se alla fine degli anni Settanta guariva solo il 30%, oggi la percentuale è salita al 60%: "il cancro non è più una malattia incurabile".



Ricerca contro il cancro, cancro, salute, benessereE’ la malattia più temuta ed è una di quelle su cui la scienza ha lavorato con maggiori risultati. Se alla fine degli anni Settanta poco più del 30% dei malati di cancro riusciva a sconfiggere la malattia, negli anni Novanta la percentuale saliva al 47%. Oggi siamo al 60%, ossia ad una percentuale doppia di persone guarite quarant’anni fa. Un cambiamento che ha portato gli studiosi a riclassificare la malattia: “non si può più parlare di male incurabile – ricorda Francesco Cognetti, presidente della Fondazione ‘Insieme contro il Cancro’ -. Sta cambiando la percezione della patologia da parte dei cittadini. Ma avvertiamo, anche nei media, la tendenza a definirla ancora con quella espressione fuorviante e allarmistica, dovuta a ignoranza. Per questo la nostra Fondazione, che compie il primo anno di attività, ha realizzato un libro dal titolo emblematico, Il male incurabile. I progressi nella lotta contro il cancro e il nuovo ruolo della comunicazione”.

Le tipologie di cancro che hanno fatto registrare un incremento maggiore di guarigioni sono quello a prostata (91%), seno (87%) e colon-retto (64% uomini e 63% donne). Ma le vite vengono salvate non soltanto dalle guarigioni, ma anche dalle prevenzioni: “fino al 40% dei tumori può essere prevenuto seguendo uno stile di vita corretto”, ricorda ancora Cognetti durante il convegno nazionale tenuto oggi presso il Ministero della Salute. 

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Durante la conferenza, l’attenzione dei relatori si è concentrata su come andrebbe trattata la malattia da parte dei media e su come sia importante una comunicazione corretta in un mondo in cui il cancro non solo è diventato, per quanto pericoloso, una malattia curabile, ma rappresenta anche un problema sempre più diffuso.

Mentre all’inizio degli anni Novanta le persone con una storia di cancro erano un milione e mezzo, nel 2012 erano due e mezzo, tre nel 2013. E nel 2020 saranno quattro e mezzo, soprattutto per effetto del crescente invecchiamento della popolazione. Insomma, la lotta contro il cancro fa registrate vittorie importanti, ma è ancora tutta da combattere: “molti pazienti guariscono o cronicizzano la malattia ma – precisa Cognetti – sono ancora in tanti, in troppi a non riuscire a vincere la loro battaglia per la vita, nonostante i decisivi passi in avanti della scienza. Proprio per questo la Fondazione, attraverso azioni coese tra Istituzioni, associazioni di pazienti e medici, opinion leader e industria, intende dare un forte stimolo alla ricerca innovativa, alla necessaria uniformità di accesso alle cure, alla prevenzione, alla diagnosi e ai trattamenti di alta qualità”.

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